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Potrebbe chiarirmi la definizione di "morte cerebrale"?
Da qualche giorno ho un dubbio che vorrei eliminare.
Spesso leggo critiche riguardo la donazione degli organi, soprattutto per il fatto che questi vengono prelevati in stato di morte cerebrale, che certa gente ritiene differente dalla reale morte della persona. Ora mi chiedo: in caso una persona "non donatore", si trovi in stato di morte cerebrale, passate le sei ore di osservazione, gli si staccano i macchinari di supporto vitale (es ventilatore) anche se il resto del suo corpo è ancora in vita, quindi il cuore sta battendo? O si apetta fin che tutto il corpo inizia a degenerare e quindi l'arresto cardiaco?
Il dubbio nasce dal fatto che se avviene comunque l'interruzione dei supporti vitali, il problema non è la donazione degli organi, ma la definizione di morte.
RISPOSTA: L'accertamento della morte con criteri neurologici (morte cerebrale) è indipendente da una eventuale donazione degli organi.
Una volta terminato il periodo di osservazione viene dichiarata l'avvenuta morte e vengono sospese tutte le terapie. Solo nei pazienti donatori la ventilazione meccanica e la somministrazione dei farmaci per il sostegno del circolo vengono proseguiti fino al termine del prelievo di organi da trapiantare.
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