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Buongiorno professore, mi chiamo Antonio, sono un uomo di 50 anni. Dall'età di 16 correvo in bici, ma nel lontano 2000, durante una gara ciclistica, alzai il braccio ed aspettai l'ambulanza perchè mi sentivo il cuore uscire dal petto. Grazie a Dio, il giorno è andata bene, perchè ho saputo che potevo morire. Ebbi un episodio di tachicardia ventricolare abbastanza accentuata e riconosciuta successivamente dagli specialisti con il nome di displasia aritmogena del ventricolo destro. Da allora, prendo regolarmente 1/4 di sotalex due volte al giorno, una la mattina e l'altra la sera. Da allora non ho più avuto alcun disturbo ed almeno una volta all anno faccio un controllo. Il cuore non è peggiorato, la parete si presenta sempre dilatata e spugnosa, tipico della malattia, come l'onda T negativa sull'elettrocardiogramma. Naturalmente non faccio più attività agonistica anche se, devo essere sincero, mi tengo sempre in forma con leggere attività. La mia domanda è questa, recentemente ho saputo di un intervent
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